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Giulio del Balzo's avatar

Grazie, Alessio, per aver condiviso con noi questa intervista molto stimolante. In linea con quanto sostenuto dall'autrice, uno dei problemi principali é che l'industria di produzione della carne non compensa una buona parte delle esternalità negative che crea, spalmandole, di fatto, sulla collettività. Se il costo ambientale generato dagli allevamenti intensivi fosse compensato, i costi sarebbero molto più alti. Questo avviene in tantissime alte industrie: pensiamo soltanto alla plastica e al suo mancato smaltimento in molti paesi in via di sviluppo e non solo.

Per quanto riguarda i consumi, le tempistiche necessarie per cambiare completamente l'atteggiamento culturale verso la carne sono troppo lunghe. Un'espansione di larga scala dell'offerta di carne coltivata potrebbe di fatto essere la soluzione che consenta di mantenere "democratica" la carne, riducendone la maggior parte dei costi ambientali. Bisognerebbe dunque considerare di tassare la carne "ammazzata" oggi, per detassare completamente l'offerta di carne coltivata e creare incentivi per chi sviluppa tali tecnologie. Il prima possibile.

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